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Autore Recupero motori Saturno V  (Letto 4373 volte)

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Offline Ale

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Recupero motori Saturno V
« il: 29 Mar 2012, 20:25:57 »
Ciao a tutti!!
Avete sentito di Jeff Bezos, il fondatore di Amazon?

Vuole recuperare dal fondo del mare a circa 4.000 mt di profondità almeno uno dei motori del Saturno V.... Quello che portò in orbita gli astronauti dell'Apollo 11....Che ne pensate??

Jeff Bezos: recupererò i motori dell’Apollo 11
Jeff Bezos ha annunciato di voler riportare in superficie i motori F-1 dell'Apollo 11 che nel 1969 proiettò per la prima volta l'uomo sulla Luna.
« Ultima modifica: 25 Giu 2013, 16:21:11 da Ripley »

Offline Ripley

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Re: Recupero motori Saturno V
« Risposta #1 il: 30 Mar 2012, 17:49:41 »
Economicamente interessante è notare come queste grandi imprese vengano ormai progettate solo da altrettanto grandi magnati, "milionari pazzi" un po' visionari, con tanta passione per le sfide e tanti soldi da spendere/investire. Per quanto animati da grandi ideali, certo è che le aziende coinvolte hanno un enorme pubblicità mondiale sotto forma di ritorno di immagine, e possibilmente anche un ritorno di investimenti.

Basti pensare ad Elon Musk, co-fondatore di PayPal, ora Amministratore Delegato di SpaceX che al momento offre alla NASA la capsula Dragon, una delle più solide alternative dopo il pensionamento dello Space Shuttle. Nel dicembre 2010 la Dragon è diventata il primo veicolo spaziale ad essere portato in orbita e poi di nuovo a terra da una compagnia privata.

Oppure a Richard Branson, patron della Virgin Records, poi padrone della scuderia di Formula1 Virgin Racing (con la sua brava macchina), ora Presidente di Virgin Galactic, una compagnia che intende offrire (niente meno!) voli spaziali suborbitali per il mercato commerciale.

Ora l'ultimo della lista è Jeff Bezos che si butta in questa avventura di recupero degli F-1 dell'Apollo.
Come sappiamo, è praticamente il capo supremo di Amazon (riveste tutte le cariche top), ma ha anche fondato la Blue Origin, una compagnia che si prefigge di abbattere i costi di accesso ai voli spaziali, aprendo la strada al grande pubblico.

Tutti e tre hanno sviluppato questa passione per lo Spazio, ognuno a suo modo.
Senza dubbio, tre uomini guidati da un qualcosa in più.



Il recupero dei motori dell'Apollo 11 non è la prima missione, svolta da imprese finanziate con fondi privati, mirata a riportare in superfice hardware NASA affondato .

La capsula spaziale Liberty Bell 7 di "Gus" Grissom fu recuperata dalle profondità dell'Oceano Atlantico nel 1999 da una società privata.




La Liberty Bell 7, che qui si vede adagiata sul fondo dell'Oceano, fu recuperata il 20 luglio 1999, appena un giorno prima del 38° anniversario del suo affondamento (Oceaneering).

Virgil "Gus" Grissom divenne il secondo astronauta americano a volare nello spazio, a bordo del razzo Mercury "Liberty Bell 7" nel luglio del 1961. Il volo suborbitale durò appena 15 minuti dal liftoff allo splashdown. Al ritorno della capsula sulla Terra, il suo portellone si spalancò inaspettatamente e la capsula affondò nell'Oceano, mettendo a rischio la vita stessa di Grissom.

L'esperto di recuperi sottomarini Curt Newport, che guidava la spedizione finanziata dal Discovery Channel, recuperò l'unico mezzo spaziale americano guidato dall'uomo, perduto dopo una missione conclusasi con successo.



Una storica pubblicazione della NASA, "Apollo by the Numbers", racconta che il primo stadio dell'Apollo 11 impattò sull'Oceano Atlantico a 30,212° Nord e -74,038 gradi Est, a circa 670 km a largo della Florida. Le coordinate sono comunque solo teoriche, basate su valutazioni storiche del volo e sui rapporti, successivi al ritorno sulla Terra, circa la traiettoria seguita.
Il 16 luglio 1969 — giorno in cui fu lanciato l'Apollo 11 — una nave tedesca era nei pressi di quelle coordinate e fu investita da una pioggia di frammenti del primo stadio del Saturno V. Un pezzo del booster, lungo circa 30 centimetri, cadde sul ponte della nave.

Jeff Bezos non ha fatto sapere quali risorse abbia usato per limitare il "cono di ricerca" sonar, o come abbia identificato l'effettiva appartenenza del motore all'Apollo 11, dal momento che sul fondo dell'Oceano si trova un'altra dozzina di primi stadi di altri Saturn V, ognuno con 5 motori ciascuno.

Finora trovare i motori sembra essere stato il compito più facile rispetto a ciò che ci sarà bisogno di fare per portarne uno o più in superficie.

Sui forum di collectSPACE.com, nel 2007, si scriveva: "Gli stadi del Saturn possono sicuramente venire ritrovati, ma giacciono in acque profonde, e riportarli su sarebbe un'impresa molto costosa. Nessuno conosce un miliardario?".

Bezos, che finanzia di tasca propria la spedizione, è un miliardario, ma dovrà affrontare altre sfide per recuperare i motori. Se sono ancora intatti, pesano qualcosa come 9 tonnellate ciascuno.
Riportarli in superficie non sarà una cosa semplice.




Wernher Von Braun accanto ai suoi 5 motori F-1 (il 5° è fuori campo, in alto)




Fonti: Bezos Expeditions - Space.com - collectSPACE.com (1) - collectSPACE.com (2) - Wikipedia Dragon - Wikipedia F-1
« Ultima modifica: 20 Mar 2013, 19:45:12 da Ripley »
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Offline Ripley

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Re: Recupero motori Saturno V
« Risposta #2 il: 30 Mar 2012, 23:08:44 »
C'è una dichiarazione ufficiale di Charles Bolden, Amministratore NASA, sull'annuncio di Jeff Bezos sul recupero dei motori del Saturn V.
La dice lunga sulla situazione finanziaria della NASA, che subisce continui tagli al budget.

“Voglio ringraziare Jeff Bezos per aver comunicato alla NASA il suo storico ritrovamento. Saluto lui ed il suo team ed auguro a tutti loro tutta la fortuna di questo mondo.

La NASA mantiene la proprietà di qualsiasi manufatto recuperato e donerebbe volentieri uno dei motori F-1 del Saturn V al "National Air and Space Museum" dello Smithsonian Institute di Washington in virtù di antichi accordi che definiscono l'istituzione come il titolare della collezione nazionale di artefatti dell'industria aerospaziale.

Se lo Smithsonian declina l'offerta, o se un secondo motore sarà recuperato, faremo in modo di assicurare che un motore, o altri oggetti rinvenuti, siano esposti al "Museum of Flight" di Seattle, come Jeff ha chiesto nella sua corrispondenza col mio ufficio. Ho dato istruzioni al mio staff per iniziare a lavorare in questa direzione, e provvedere così ad una veloce sistemazione di qualsiasi hardware rinvenuto.

Spero sinceramente che tutto vada bene a Jeff e alla Blue Origin, e che ogni sforzo del suo team venga ricompensato con successo e prosperità. Tutti noi alla NASA incrociamo le dita per la sua spedizione di esplorazione.”



Fonte: NASA
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Offline Ripley

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Re: Recupero motori Saturno V
« Risposta #3 il: 20 Mar 2013, 19:49:53 »
Li hanno recuperati!
 :dance1:


Da Bezos Expeditions:

March 20, 2013

What an incredible adventure. We are right now onboard the Seabed Worker headed back to Cape Canaveral after finishing three weeks at sea, working almost 3 miles below the surface. We found so much. We’ve seen an underwater wonderland – an incredible sculpture garden of twisted F-1 engines that tells the story of a fiery and violent end, one that serves testament to the Apollo program. We photographed many beautiful objects in situ and have now recovered many prime pieces. Each piece we bring on deck conjures for me the thousands of engineers who worked together back then to do what for all time had been thought surely impossible.








http://www.bezosexpeditions.com/updates.html
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Offline Ripley

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Re: Recupero motori Saturno V
« Risposta #4 il: 25 Mar 2013, 20:27:45 »
Da Ansa.it

Boss Amazon recupera motori Apollo 11
Erano nell'Oceano Atlantico a oltre 4mila mt profondita'

(ANSA) - NEW YORK, 22 MAR - Ci ha messo 43 anni ma il suo sogno si e' avverato: il creatore di Amazon Jeff Bezos e' riuscito grazie a un team di esperti a capitanare l'impresa con cui ha recuperato due dei cinque motori del razzo Saturno che nel '69 spedi' in orbita l'Apollo 11, protagonista dello storico sbarco sulla Luna con Amstrong-Aldrin-Collins. I propulsori si trovavano a 4.267 metri di profondita' nell'Oceano Atlantico.

Saranno esposti nel museo Smithsonian dello Spazio a Washington e a Seattle, citta' di Bezos.
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Offline capitankarl

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Re: Recupero motori Saturno V
« Risposta #5 il: 27 Mar 2013, 00:35:28 »
Pensa un po' !  :swoon:

Gli americani spendono milioni per recuperare un rottame a 4.000 mt di profondità per metterlo in un museo, e ci fanno pure i soldi, visto quanto costano i biglietti dei musei USA.....

.....e noi invece non spendiamo neppure quattro spiccioli e lasciamo crollare meraviglie come Pompei.

invece di importare Hamburgher e Cocacola potremmo importare un po' di organizzazione e arte del Business dagli USA, che ci servirebbero come il pane !!! :swoon:

Povera Italia !
Legge di Capitankarl
CHI CERCA ROGNA PRIMA O POI LA TROVA !

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