Il razzo New Shepard della Blue Origin atterra verticalmente La
Blue Origin di Jeff Bezos, il CEO di Amazon (già conosciuto in occasione del
recupero dei motori del Saturno V), sta sperimentando dallo scorso aprile un razzo riutilizzabile VTVL (
vertical takeoff, vertical landing), chiamato New Shepard, per il volo suborbitale commerciale, o
turismo spaziale.
La prerogativa, anche in questo caso, è il ritorno a terra e l'atterraggio verticale del vettore per essere velocemente riutilizzato.
La notizia del 23 novembre scorso, passata quasi in sordina rispetto a come ci ha abituato la SpaceX, è che il New Shepard è riuscito per la prima volta (e prima della principale concorrente SpaceX, appunto) ad atterrare verticalmente dopo aver rilasciato la stessa capsula che in futuro sarà occupata dai clienti che avranno pagato il biglietto per guadagnarsi un volo suborbitale di qualche minuto in assenza di peso.
La notizia sembrerebbe un primato della Blue Origin rispetto alla SpaceX, e rappresenta in ogni caso un grandissimo traguardo tecnico.
Sul
suo blog, Paolo Attivissimo ha scritto "
...A prima vista sembra che Jeff Bezos abbia umiliato Elon Musk di SpaceX, che da alcuni anni tenta (finora senza successo) di far rientrare interi dallo spazio i suoi lanciatori Falcon 9...".
Si deve fare una precisazione molto importante.
Il volo del New Shepard si è in pratica svolto verticalmente: dopo essere partito dal pad ed essere andato su dritto per dritto, rilasciando la capsula all'apogeo (poi atterrata per mezzo dei paracadute), il razzo è tornato giù quasi sulla stessa verticale da cui era venuto.
Invece il primo stadio del Falcon9 SpaceX è molto più grande e complesso (oltre a sè stesso, deve sollevare il peso del secondo stadio e del payload), raggiunge velocità e quote decisamente più elevate, per non parlare della distanza a cui atterra, molto lontana dal punto di partenza.
In atterraggio poi, dovendo gestire maggior peso e maggior decelerazione, ha sofferto i ben noti problemi ed ancora non è riuscito ad atterrare intatto.
Qualche dato tecnico a confronto (fonte: Paolo Attivisimo)
– Quota raggiunta (apogeo): 100,5 km per Blue Origin, 140 km per SpaceX
– Velocità orizzontale raggiunta: zero per Blue Origin, Mach 10 (10.000 km/h) per SpaceX
– Distanza orizzontale percorsa: zero per Blue Origin, 345 km per SpaceX
– Spinta del/i motore/i (primo stadio): 490 kilonewton per Blue Origin, 8.400 kilonewton per SpaceX
Il video di presentazione:
Il primo volo, del 29 aprile 2015, ha visto il razzo schiantarsi a terra:
Il 23 novembre 2015 invece, si è svolto lo storico volo:
Elon Musk si è subito congratulato via Twitter con Jeff Bezos, ma poi lo ha "punzecchiato", ricordando che la SpaceX sta avanti a tutti, e che "andare nello spazio" è diverso da "andare in orbita", come ben spiegato
da questa striscia di XKCD.