Questi valori non sono particolarmente elevati.
Si può arrivare in orbita con un RInc molto più basso, ma la situazione non è grave.
La cosa più importante di ogni missione spaziale è minimizzare il consumo di carburante. Meno ne sprechi, più lunga sarà la vita della missione, per questo nella realtà è molto importante pianificare per bene tutto, a partire dalla data/orario di lancio. Non è che uno parte, e poi vede...
Per lo stesso motivo si prova ad azzerare lo sfasamento dei piani orbitali durante l'ascesa: stai già con i motori a palla, e puoi allineare i piani mentre sali in orbita.
Farlo in un secondo momento, dopo essere arrivato in orbita, è uno spreco inutile di propellente.
Dopo questo pippone teorico, parliamo dei controlli del DGIV di Dansteph: con il selettore su "ATM AUTO", i tasti 1 e 3 controllano il timone, i tasti 4 e 6 controllano gli elevoni sull'asse di rollìo, ed i tasti 8 e 2 controllano sempre gli elevoni sull'asse di beccheggio (cabra/picchia).
La sequenza di decollo che io uso col DGIV è:
Aprire MAP MFD e Align Planes MFD, impostare il target su entrambi.
Attendere momento migliore per decollo.
Decollo, carrello su, turbopump ON.
Virata manuale verso la direzione generale di ascesa, accelerazione fino a 500 m/s (Mach 1,46).
Orbit MFD al posto di MAP MFD.
Autopilota ON oppure ascesa manuale.
Durante l'ascesa azzeramento RInc.
Arrivato in orbita, eventuale azzeramento definitivo RInc.