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Autore Intervista a Capitankarl  (Letto 4738 volte)

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Intervista a Capitankarl
« il: 02 Feb 2008, 20:09:31 »
Ho deciso di fare una intervista al nostro prode capitankarl per fare in modo che tutti noi possiamo conoscerlo meglio e magari capire l'essenza del vero pilota. L'intervista è articolata per punti, spero che possa essere di vostro gradimento e che possa aiutare a farci imparare almeno un decimo di quello che sa Carlo. Prima facciamo un cenno biografico:


età 64 anni proveniente dal volo turistico -AC di Roma-  all’Alitalia come Pilota da 1969 al 1997 attualmente pensionato con l’hobby del computer. Mi dedico soprattutto al montaggio non lineare di video digitale, oltre che al Microsoft Flight Simulator. Sono anche appassionato di immersioni subacquee con molte immersioni al mio attivo e alcuni bei filmati subacquei girati alle Maldive ed ai Caraibi quando ero un po’ più giovane….

Collabora con tuttovola.org producendo aerei e scenari per FS e moderando la sezione del forum dedicatagli.





ed ora passiamo all'intervista vera e propria:

Qual'è l'aereo più grande che tu abbia mai pilotato?
Il Boeing 747 su cui ho prestato servizio per circa 5 anni

Il volo più lungo?
Roma Manila diretto con l'MD11 con a bordo un passeggero d'eccezione Giovanni Paolo II

Quante ore di servizio hai alle tue spalle?
Quasi 15.000 ore di volo. Il servizio nel turno inizia 1 ora prima del primo decollo e termina mezz'ora dopo l'ultimo atterraggio. Le ore di servizio sono molte di più ma non le ho mai contate, ricordo solo che una volta tra dirottamenti per meteo e ritardi vari ho accumulato 23 ore e 45 minuti di servizio continuativi. I limiti ministeriali per l'equipaggio sono di 24 ore continuative di servizio.

Ricordi qualche esperienza particolare?
Ho vissuto un paio di situazioni che mi hanno fatto rivedere tutta la mia vita come un film nel tempo di pochi attimi ma la situazione più strana che ricordo fu un volo per Roma col 747. L'aereo veniva da Sydney ma noi eravamo saliti a Bangkok. Era mattina e lasciata Corfù stavamo entrando da Sud nella FIR di Brindisi proprio sul confine tra Grecia ed Italia. Feci l'annuncio ai pax e dopo i soliti bla bla aggiunsi...stiamo entrando in questo momento nello spazio aereo Italiano.... Benvenuti in Italia. Dopo un attimo entrò il capo steward e ci disse che c'era un pax che piangeva, lo facemmo venire in cabina. Si trattava di un anziano emigrato in Australia che tornava in Italia dopo 50 anni di assenza per visitare i suoi parenti molti dei quali mai visti prima. Fu una cosa davvero commovente!

In quale nazione hai trovato la migliore accoglienza?
Hong Kong quella prima della riunificazione alla Cina, un posto veramente sfavillante di lusso estremo e con uno shopping orgiastico.

In quale nazione hai trovato la peggiore accoglienza?
Somalia. Durante i primi anni 70 coprivamo col DC8 43 un volo settimanale per Mogadiscio. La città era una vera baraccopoli e l'igiene era molto scarsa. Nonostante la prudenza mi presi anche una malattia tropicale che mi ha lasciato qualche strascico.

Cosa ti ha portato verso la strada del pilota?
Il destino...cos'altro

Da giovane avresti mai pensato che saresti diventato quello che sei?
Mai fino ai 18 anni quando decisi che sarei diventato un pilota .

Quando da piccolo pensavi al tuo futuro come ti immaginavi?
A 4/5 anni il mio sogno era fare il lavoro di quegli uomini dipendenti della società dei tram che camminavano per la città tenendo in mano un bastone con una piccola paletta in cima, con il quale pulivano le rotaie del tram da foglie e polvere. Oggi quel lavoro non esiste più e chissà perché allora mi affascinava tanto. I bambini hanno idee strane. Mio figlio il più piccolo, oggi ventottenne, da sempre appassionato di equitazione quando era un bambino diceva che da grande voleva fare il "Cavallo"

Qualcuno ha influenzato le tue scelte?
Tutte le scelte della mia vita, giuste o sbagliate, le ho sempre fatte da solo godendo delle giuste intuizioni e pagando di persona gli errori.

Quando il tuo primo volo?
Avevo circa 9 anni e un mio zio funzionario del Comune di Roma aveva conosciuto per lavoro un pilota civile aiutandolo con una pratica complicata. Per ringraziarlo il pilota lo invitò a fare un voletto all'urbe e ci andai pure io. Al secondo giro su un biposto volai per un giro campo di pochi minuti. Ricordo quel primo volo come fosse oggi anche perché quel pilota che allora non conoscevo si chiamava nientemeno che Mario De Bernardi.

Ricordi che macchina era?
Era un FL3 con motore a pistoni da 100 cavalli ali in tela e carrello col ruotino in coda. Per inciso la pista dell'urbe era ancora in prato.

Il volo di cui conservi un ricordo migliore?
La prima volta che andai a Malè (Maldive). Ci andai controvoglia visto che il volo era settimanale e sapevo di dover restare una settimana fermo ad aspettare il ritorno dell'aereo.
Non conoscevo nulla di quel posto ma scoprii il paradiso. Li mi esplose la passione per la subacquea tanto che poi ho conseguito 11 brevetti di specialità subacquee.
Dopo di allora ci sono tornato 12 volte in vacanza, e spero di tornarci ancora.

Un volo che non avresti mai voluto fare?
Una Tokio Roma. Avevo portato con me il mio primo figlio che si prese un'enterite con fuggi fuggi continuo e 40° di febbre. I giapponesi hanno un metabolismo diverso da noi e le loro medicine non facevano effetto. Fortuna che una hostess aveva con se bimixin e novalgina che rimisero in piedi alla meno peggio mio figlio e mi consentirono di riportarlo a casa senza conseguenze..ammett o però di aver vissuto qualche attimo di panico.

Ti è mai capitato di avere a che fare con qualche passeggero "insolente" nei confronti tuoi o di qualchedunaltro?
No. Qualcuno un po' agitato è capitato ma gli assistenti di volo Alitalia hanno un'ottima professionalità e sanno come trattare qualunque tipo di passeggero. I piccoli problemi che si verificano arrivano raramente in cabina.

Perchè hai deciso di andare in pensione anticipata?
Ero sull'MD11 un aereo che vola quasi sempre di notte e sempre per voli lunghissimi. Anche se avevamo i turni di riposo in volo io non sono mai riuscito a dormire sull'aereo ed arrivavo sempre stanchissimo. Ad una visita periodica all'IML mi trovarono un extrasistolia da stress e fui fermato per 3 mesi. Dopo una serie di esami approfonditi pur non trovandomi nulla di serio mi consigliarono di prendermela più tranquilla. Poichè non c'era possibilità di andare indietro nella carriera tornando sul corto raggio dove non esiste il fuso orario, cercai di venire a patti con la programmazione, chiedendo che almeno mi accorpassero i voli ad EST e quelli ad OVEST in gruppi, ma durò solo qualche mese e poi ripresero a farmi rimbalzare da Los Angeles ad Hong Kong come una pallina da tennis, ed allora scelsi di ritirarmi per poter diventare vecchio. Certo è stata una scelta difficile che ha cambiato radicalmente la mia vita ma se non l'avessi fatta oggi sarei probabilmente concime per i ceci.

Il tuo ultimo volo da pilota di linea?
Dicembre 1996 Los Angeles-Malpensa-Roma 12 ore e 5 minuti con l'MD11. Dal 1 Genn 97 sono a riposo.

Il tuo ultimo volo da privato?
Ho volato molto all'Urbe negli anni 70 ma poi il crescere dei prezzi mi ha fatto desistere. Dei miei due figli il primo non ha mai mostrato interesse per il volo, tanto che oggi si occupa di marketing, mentre il secondo era troppo piccolo. Tornai all'Urbe nel 92 per vedere se il mio secondo figlio, diventato tredicenne fosse interessato a diventare pilota. Fu un buco nell'acqua ed oggi lui si occupa di Automobili. Da allora smisi di volare per hobby visti i prezzi degli Aeroclub

Raccontaci qualche tua esperienza particolare (tipo eventi che ti sono accaduti) Ti sei mai trovato sul punto di credere di stare per precipitare?
Era una mattina di Febbraio e con un A300 dovevamo fare Milano Roma ore 7.00 primo volo del mattino. L'ultimo postale era atterrato alle 4.00 e da allora una cappa di nebbia aveva coperto Linate. Alle 6.30 eravamo a bordo per i controlli. Visibilità 300 mt aeroporto chiuso per gli atterraggi ma aperto per i decolli. Per accelerare chiediamo la 18 che, vista la mancanza di avvicinamenti, ci viene accordata. Imbarcati i pax (250) rullaggio e testata pista 18. Inizio la corsa di decollo vedendo solo 300 mt di pista davanti a me. Alla Vr inizio la rotazione e vedo una enorme macchia bianca che si solleva dalla pista davanti a me. Erano un migliaio di gabbiani che dormivano e che avevo svegliato. Con il ruotino alzato e il carrello ancora per terra mi si spiaccicano un paio di gabbiani sul parabrezza e pianta il motore destro. Tirare su l'aereo arrivare al beacon fare inversione e riatterrare è stato cosa di pochi minuti. Le mie preoccupazioni in quel momento erano due. Che piantasse anche l'altro motore, e che la nebbia che era stata spazzata dal passaggio dell'aereo si richiudesse prima che riuscissi a tornare a terra. Il tempo è stato troppo poco e le cose da fare troppe, per avere paura in quei momenti. Ma dopo ripensandoci ....... Sbarcati i passeggeri e passate alcune ore a riempire scartoffie, visto che non c'erano altri A300 efficienti a Linate ci rimandarono in albergo. Arrivammo all'ora di pranzo e ci sedemmo tutti e sette attorno ad un tavolo dove ci scolammo alcune di bottiglie di buon vino, felici di poterlo ancora fare. Rientrammo fuori servizio a Roma quella sera e riprendemmo il tram tram il giorno successivo. Credo proprio di essermi guadagnato 30 anni di stipendio in quei pochi minuti !

**FINE**


Vorrei ringraziare a titolo pubblico (oltre che privato), Carlo che con la sua esperienza e la sua infinità disponibilità e pazienza, ci insegna tutti i giorni cosa significhi davvero vivere.
GRAZIE,

Andrea

Grazie a te Andrea
Carlo
Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza

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