Nel dibattito sulla sicurezza delle batterie agli ioni di litio utilizzate in ambito aeronautico, è intervenuto ieri
Elon Musk (il CEO di
SpaceX) in persona.
Tra le tante società possedute da questo lungimirante imprenditore c'è anche la
Tesla, che produce automobili elettriche, e lui, che di batterie ricaricabili ovviamente se ne intende, dice che le batterie agli ioni di litio installate nei Boeing 787 sono
intrinsecamente insicure.
Nell'intervista con Flightglobal, Musk dice infatti: "Sfortunatamente l'architettura del pacco celle fornito alla Boeing è intrinsecamente insicura. Celle di grandi dimensioni senza sufficiente spazio tra di loro che le isoli dall'effetto termico
a domino (cella-cella) significa che è solo una questione di tempo prima che si verifichino degli altri incidenti di questa natura".
Sia la Boeing che la Tesla usano batterie contenenti ossido di litio e cobalto, che è tra i composti chimici a più alta densità energetica e più infiammabili che si possano trovare all'interno delle batterie agli ioni di litio presenti sul mercato. Mentre la Boeing ha adottato un tipo di batterie con otto grandi celle raggruppate, le batterie usate dalla Tesla contengono migliaia di celle più piccole, separate per evitare che un'eventuale combustione si propaghi dall'una all'altra.
"Inoltre", continua Elon Musk, "quando il processo di
runaway (vedi nota (*)) avviene in una cella di grandi dimensioni, viene rilasciata una quantità di energia proporzionalmente maggiore, e diventa molto difficile prevenire che questa energia surriscaldi le celle adiacenti e causi un effetto domino risultante nell'incendio del pacco celle completo".
La società Tesla ha sviluppato una versione di batteria rivolta all'ambito aerospaziale per l'uso a bordo del razzo Falcon9, della SpaceX. Questa società, anch'essa di proprietà di Elon Musk, compete nel mercato aerospaziale con la
United Launch Alliance, una joint venture tra
Boeing e
Lockheed Martin.
La Boeing ha finora declinato le offerte di assistenza provenienti da Tesla e SpaceX.
Prosegue Musk nella sua email: "Loro (la Boeing, N.d.R.) pensano di avere la situazione sotto controllo, sebbene io creda che ci sia un fondamentale problema di sicurezza nelle architetture dei pacchi celle di grandi dimensioni. È molto più difficile mantenere una temperatura costante in una grande cella, in quanto il rischio di
runaway termico aumenta proprio con le dimensioni".
La posizione delle batterie nel 787 La valutazione di Elon Musk su questo problema è stata confermata anche da Donald Sadoway, un professore di ingegneria elettronica del Massachusetts Institute of Technology.
"Avrei usato le stesse parole" dice Sadoway. "Sono contento che finalmente qualcuno con una così grande reputazione l'abbia detto chiaramente. Lui ha progettato le batterie Tesla in modo che l'effetto domino fosse scongiurato, mentre la Boeing non ha evidentemente le stesse capacità".
...Continua a leggere su Flightglobal.comNel frattempo, le indagini per scoprire le cause di questi malfunzionamenti continuano...
A questo indirizzo c'è la nota originale della FAA sulle speciali condizioni a cui la Boeing poteva installare a bordo le batterie Li-ion.
(*) Runaway: una situazione in cui un incremento di temperatura crea delle condizioni che determinano un ulteriore aumento di temperatura, per cui si genera uno scostamento incontrollato dalle condizioni di equilibrio del sistema (Wikipedia).
Fonti: Flightglobal.com - OF - geek.com