La missione Voyager: oltre il Sistema Solare Alla fine dell'estate del 1977 (non avevo ancora 14 anni) vennero lanciate da Cape Canaveral le due sonde gemelle Voyager.
La prima a partire, a dispetto del nome, fu il
Voyager 2 lanciata il 20 agosto, ed il
Voyager 1 partì pochi giorni dopo, il 5 settembre.
Oggi il Voyager 2, tuttora operativo, è il mezzo spaziale che detiene il
record di longevità, seguito da vicino dal Voyager 1.
Il 13 agosto 2012, infatti, il Voyager 2 ha "sorpassato" il Pioneer 6, che fu lanciato il 16 dicembre 1965 ma che purtroppo trasmise il suo ultimo segnale al
Deep Space Network della NASA l'8 dicembre 2000 (restando operativo per 12.776 giorni).
La
missione primaria Voyager consisteva inizialmente nell'esplorazione di Giove e Saturno. I risultati ottenuti dai due Voyager hanno
trasformato questi due pianeti giganti da remoti puntini nella nostra galassia in complessi mondi tumultuosi dotati di propri sistemi lunari.
Dopo una lunga serie di entusiasmanti scoperte su quei pianeti, la missione venne ufficialmente
estesa, e si concluse nel 1989 col
flyby ravvicinato di Nettuno da parte del Voyager 2.
Le scoperte più rilevanti di Voyager 2 furono: la misteriosa struttura geometrica esagonale della regione polare Nord di Saturno, i poli magnetici capovolti di Urano e Nettuno, i geyser su Tritone, la luna ghiacchiata di Nettuno.
Sebbene lanciato per secondo, Voyager 1 raggiunse Giove e Saturno prima di Voyager 2, e vide l'attività vulcanica su Io, una delle lune di Giove, le complessità degli anelli di Saturno, la particolare natura del suo anello più esterno, la profonda atmosfera nebbiosa di Titano, una sua luna.
Riassumendo, le maggiori scoperte di entrambi i Voyager sono:
Giove:
- le sue complicate dinamiche atmosfiche, lampi e aurore.
- Tre nuove lune.
- Il suo sistema di anelli.
- Io, una luna, ha vulcani sulfurei attivi, e questi vulcani hanno un profondo impatto sulla magnetosfera di Giove.
- La Grande Macchia Rossa ruota ogni 6 giorni, e può praticamente sopravvivere all'infinito perchè attrae dei vortici minori, aggiungendo la loro rotazione alla propria.
Saturno:
- Saturno ha più di 1000 anelli.
- Gli anelli presentano trecce, attorcigliamenti, e raggi che non sono ancora stati spiegati.
- Sette nuove lune, tra cui le "
lune pastore" che mantengono stabili gli anelli.
- Potenti correnti a getto che cambiano raramente.
- I poli magnetici di Saturno si trovano esattamente sui suoi veri poli nord e sud.
- Titano, una delle sue lune, ha un'atmosfera inquinata, principalmente composta di azoto, e la superficie ha una densità di circa 1,5 volte quella terrestre a livello del mare.
- Mimas, un'altra luna, ha un cratere che copre circa il 25% della superficie.
Il Voyager 1 ha anche scattato l'ultima immagine della missione: la famosa foto chiamata "
ritratto di famiglia", da cui proviene un'altra foto famosa, la
Pale Blue Dot.
Con l'estensione della missione quindi, il Voyager 2 andò avanti alla scoperta di Urano e Nettuno, e ad oggi è ancora l'unico mezzo spaziale ad aver visitato quei pianeti esterni. Il Voyager 1, lanciato su una traiettoria diversa, proseguì verso i confini del Sistema Solare.
La missione Voyager: oltre il Sistema Solare20 agosto 1977. La partenza del razzo Titan/Centaur che ha portato il Voyager 2 in orbita (credito immagine NASA/JPL) Suzanne Dodd, Project Manager della missione Voyager del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena ha recentemente detto: "
Pur essendo due veterane, passate attraverso il pericoloso ambiente radioattivo di Giove ed esposte a temperature estremamente basse così lontane dal Sole, le nostre sonde Voyager godono di un'ottima salute ed hanno appena festeggiato il 35mo anniversario dal loro lancio. Sappiamo che entreranno nello spazio interstellare, è solo una questione di tempo.
Continuiamo ad ascoltare i loro segnali quasi tutti i giorni, e non vediamo l'ora che i nostri modelli teorici dello Spazio oltre il Sole vengano supportati da osservazioni oggettive provenienti dallo spazio interstellare".
Possiamo vedere Suzanne Dodd in questo video:
La missione Voyager: oltre il Sistema Solare Le sonde Voyager 1 e 2 continuano l'esplorazione dove nulla proveniente dalla Terra ha mai volato prima.
A 35 anni dal lancio, sono molto più lontane dalla Terra e dal Sole di quanto non lo sia Plutone.
Ora le sonde si trovano ora nella
Elioguaina, lo strato più esterno dell'Eliosfera, dove il
vento solare, che viaggia a velocità altissima (400-750 km/s), viene rallentato dalla pressione dei gas interstellari.
Ambedue i mezzi spaziali stanno ancora trasmettendo i loro dati scientifici sull'ambiente che li circonda attraverso il
Deep Space Network (DSN) della NASA, e si prevede che la loro alimentazione elettrica (basata su batterie RTG -
generatore termoelettrico a radioisotopi), attentamente gestita dal centro di controllo a terra, possa durare almeno fino al 2020 - 2025.
L'attuale missione dei due
esploratori, la
Voyager Interstellar Mission (VIM), iniziata a più di 12 anni dal loro lancio, esplorerà i limiti esterni del domino solare, e oltre.
La missione Voyager: oltre il Sistema Solare Nel 1979 i gemelli Voyager 1 e 2 sono passati vicino a Giove, inviando sulla Terra migiaia e migliaia di immagini del pianeta gigante e delle sue lune, riprese durante questi
flyby. Alcune di queste immagini furono successivamente processate e convertite in immagini e mosaici a colori che vennero pubblicati innumerevoli volte su libri, riviste, in TV o su Internet.
L'immagine di Giove (qui a fianco) è ottenuta da un mosaico di 14 diversi scatti che Voyager 1 ha ripreso il 27 febbraio 1979, quando si trovava a 7,4 milioni di chilometri di distanza.
Clicca qui per visualizzare l'immagine in alta risoluzione (2.300 x 2.300 pixel)Immagine processata da Björn JónssonIl disco d'oroA bordo dei due Voyager c'è il cosiddetto "
Voyager Golden Record", una registrazione placcata in oro contenente diversi suoni naturali e immagini tipici del nostro pianeta. Inoltre ci sono registrazioni musicali, saluti in molte lingue, disegni, diagrammi, e altro. Le istruzioni per accedere alle registrazioni sono incise sulla custodia del disco, nel caso "
qualcuno lo trovasse".
Qui il suo
contenuto completo.
Dove sono ora i due Voyager?Il lancio sfruttò un raro allineamento planetario di Giove, Saturno, Urano e Nettuno, come si può vedere nell'immagine seguente (clicca per ingrandire). Voyager 2 ha sfruttato la fionda gravitazionale di tutti e 4 i pianeti, mentre Voyager 1 solo quella offerta dai primi due.
La missione Voyager: oltre il Sistema Solare A marzo 2012, la distanza dal Sole di Voyager 1 era di 17,9 miliardi di chilometri (119,9 AU) e quella di Voyager 2 di 14,7 miliardi di chilometri (98,3 AU).
| Una AU è una Unità Astronomica, equivalente a 149.597.871 km, cioè la distanza media tra la Terra ed il Sole, e viene usata come unità di misura base per le distanze all'interno del Sistema Solare. |
Voyager 1 sta uscendo dal Sistema Solare ad una velocità di 3,6 AU/anno, mentre Voyager 2 ha una velocità di 3,3 AU/anno.
Per confronto, la stella più vicina a noi (Proxima Centauri, parte del sistema di Alpha Centauri) si trova a circa 268.000 AU di distanza...
Prendendo invece come unità di misura la velocità della luce, a giugno 2012 Voyager 1 si trovava a poco più di 16:30 ore/luce di distanza dalla Terra, e Voyager 2 a 13:30 ore/luce (un raggio di luce solare impiega 8 minuti e 19 secondi a raggiungere la Terra dal Sole).
Ed ecco dove sono oggi:
La missione Voyager: oltre il Sistema Solare | La missione Voyager: oltre il Sistema Solare |
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Vista da 90° sul piano dell'Eclittica | Vista da 10° sul piano dell'Eclittica |
Credito immagini: Heavens AboveLe sonde Pioneer 10 e 11 (P10 e P11) che si vedono in queste immagini, sebbene anch'esse con una simile destinazione e lanciate già nel 1972-73, non danno purtroppo più segni di vita dal 1995 e dal 2003 rispettivamente.
La missione Voyager ai giorni nostriIn base ai segnali ricevuti dalla sonda Voyager 1, due dei tre segnali chiave di cambiamento che ci si attendeva dai confini dello spazio interstellare sono recentemente cambiati molto più velocemente rispetto agli ultimi sette anni.
In questo lasso di tempo Voyager 1 ha esplorato lo strato esterno della bolla di particelle cariche che il Sole eietta continuamente intorno a sè.
Ma in un solo giorno, il 28 luglio 2012, i dati captati dallo strumento per la misurazione dei raggi cosmici (
Cosmic Ray Subsystem) hanno rilevato che il livello di raggi cosmici ad alta energia originati
all'esterno del nostro Sistema Solare erano improvvisamente aumentati del 5%. Durante le ultime 12 ore di quella stessa giornata, il livello delle particelle a minore energia originate
all'interno del nostro Sistema Solare si è dimezzato. Dopo questo rilevamento anomalo, in 3 giorni i livelli erano quasi tutti tornati ai valori abituali.
Naturalmente, allontanandosi dal Sole, il livello captato di particelle ad alta energia dei raggi cosmici "esterni" è aumentato per anni (ma più lentamente di quanto stia aumentando adesso), mentre quello delle particelle a bassa energia provenienti dal nostro Sistema Solare lentamente diminuiva quasi corrispondentemente
.
Le fluttuazioni nelle rilevazioni sono più rapide e temporalmente più ravvicinate di quanto finora osservato. I dati stanno cambiando in maniera inaspettata, ma la missione Voyager ha sempre stupito per le sue continue scoperte.
Gli scienziati si attendono che le particelle a bassa energia diminuiscano quasi fino a zero quando Voyager 1 finalmente varcherà i confini dello spazio interstellare.
Un terzo segnale chiave è la
direzione del campo magnetico, e gli scienziati stanno impazientemente analizzando i dati per controllare se ha, in effetti, cambiato direzione. La comunità scientifica si aspetta che tutti e tre questi segnali cambieranno quando Voyager 1 arriverà nello spazio interstellare.
Un'analisi preliminare degli ultimi dati ricevuti sul campo magnetico sarà a breve disponibile.
Sono momenti eccitanti per il team di Voyager che sta provando a capire il motivo di questa accelerazione nel susseguirsi degli eventi, ora che Voyager 1 si sta avvicinando al confine estremo del Sistema Solare. È sicuramente in una nuova regione ai suoi limiti, dove le cose cambiano rapidamente, ma non si è sicuri che sia già nello spazio interstellare.
La missione Voyager: oltre il Sistema SolareIl recente decadimento del numero di particelle solari che colpiscono Voyager 1 (credito immagine NASA) RisorseSito ufficiale Voyager (NASA)
Sito ufficiale Voyager (JPL)
WHERE ARE THE VOYAGERS? (JPL)
Su Wikipedia
Programma VoyagerVoyager 1Voyager 2
Fonti: JPL 1 - JPL 2 - Planetary.org - Universe Today - Astroarte - Orbiter Forum - Heavens Above - Journey through the Galaxy