Aggiornamento: | SUCCESSO! Primo stadio di nuovo perfettamente atterrato sulla nave appoggio, satellite correttamente rilasciato in orbita, e recupero dei fairing del cono di prua. E questa è un altra "prima volta" per la SpaceX! |
Lancio SpaceX Falcon9 / SES-10 - Il Falcon che vola 2 volte Ok, questa missione è di quelle importanti, in quanto ci sarà il primo "
riciclo operativo" di un primo stadio!
La SpaceX farà finalmente volare per la seconda volta il booster F9-1021, quello che ha già volato nella missione
CRS-8 (la notizia
era già pubblica ad agosto 2016).
Quella volta il booster (primo stadio) atterrò con successo sulla nave appoggio.
Questa nuova missione (chiamata SES-10) partirà il prossimo 30 marzo dallo storico complesso di lancio 39A di Cape Canaveral, e porterà in orbita geostazionaria un nuovo satellite destinato a migliorare le telecomunicazioni in America Latina.
Il satellite è costruito da Airbus Defence and Space, e pesa 5 tonnellate.
SES NewsroomIl primo stadio tenterà di nuovo l'atterraggio sulla nave appoggio OCISLY (Of Course I Still Love You), anche se questo, come tutti i lanci verso l'orbita geostazionaria, sarà un rientro ad alta velocità.
La nave è già posizionata a 650 km di distanza, nel mezzo dell'Oceano Atlantico.
Ieri c'è stato il cosiddetto "static fire test", cioè il razzo è stato completamente rifornito, e i motori si sono accesi a piena potenza per verificare tutti i sistemi.
La SpaceX ha percorso una lunga strada per arrivare a questo primo riutilizzo del suo Falcon9.
Introdotto nel 2010 per garantire il programma di rifornimento della ISS, il razzo è stato poi aggiornato alla più potente versione 1.1, che fornì il margine di potenza necessaria per iniziare a sperimentare i primi recuperi del primo stadio con ammaraggi morbidi nell'Oceano, finalizzati a raccogliere dati sulla sequenza di rientro.
Contemporaneamente, la SpaceX lavorava a dei test di decollo verticale e rientro da bassa quota con i veicoli Grasshopper e F9R Dev, per assicurarsi che il Falcon9 potesse sostenere un atterraggio dai limiti dello spazio.
La nave ASDS (Autonomous Spaceport Drone Ship) ha fatto la sua prima comparsa nel 2014 come piattaforma galleggiante per atterrraggi, da posizionare a centinaia di km di distanza dal sito di lancio. Per i primi tentativi di atterraggio la SpaceX ha dovuto seguire una curva di apprendimento a volte impietosa, con il primo stadio che è più volte arrivato vicinissimo al traguardo finale, per poi esplodere per problemi dell'ultimo secondo, producendo in varie occasioni degli spettacolari video.
(pdf - 300 kb)
Fonti: Spaceflight101 - Spaceflightnow - Kennedy Space Center - Spacenews - Orbiter Forum