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Amelia Earhart, nuovi indizi nel gialloL'aviatrice americana scomparsa nel 1937 forse riuscì ad approdare nell'atollo di Nikumaroro, isolato e privo di acquaFrammenti di vetro, rossetto e un kit per la bellezza femminile degli anni '30. Il ritrovamento dell'équipe Tighrar (associazione no-profit dedita allo studio dell'aviazione) nell'atollo di Nikumaroro getta una nuova luce sul giallo di Amelia Earhart.Stando a quanto riportato dal Daily Mail e da Discovery News, la celebre aviatrice scomparsa nel 1937 mentre sorvolava il Pacifico, potrebbe essere atterrata in una delle isole di Nikumaroro, tutte disabitate. Già nel 2010, il Tighrar aveva rinvenuto dei frammenti ossei attribuibili ad Amelia e dei gusci di tartaruga aperti con un oggetto affilato, cui si aggiungono ora alcuni oggetti per la cura della bellezza femminile tipici di quell'epoca: rossetti e lozioni per il corpo. Inoltre, i cosmetici sarebbero stati ritrovati nella zona più remota dell'atollo, in direzione Sud-Est, dove nel 1940 fu rinvenuto uno scheletro umano poi scomparso.Secondo gli archeologi che hanno partecipato alla ricerca, i frammenti di una bottiglia rinvenuta nella zona racconterebbero un disperato tentativo di sopravvivenza. Il parziale scioglimento del vetro, scurito da verde a marrone come se fosse stato esposto al fuoco, sarebbe dovuto al suo utilizzo per la bollitura dell'acqua di mare, allo scopo di renderla potabile. «Non c'è acqua sulla superficie delle isole di Nikumaroro - spiega l'archeologo del Tighar Thomas King, - eccetto quella che cade con le piogge».Ulteriori analisi sui contenitori restanti hanno rilevano la presenza di "Campana Italian Balm", una lozione molto utilizzata nell'America degli anni '30, del rossetto e un cosmetico "Mennen". Inoltre, sono stati trovati i resti di un portacipria: alcune schegge di metallo con tracce chimiche di acidi utilizzati nei prodotti cosmetici e uno specchio spezzato.
Un video inedito, girato in un piccolo aeroporto della California poco prima della tragica impresa: Amelia Earhart, l'aviatrice americana scomparsa nel 1937 mentre sorvolava il Pacifico cercando di diventare la prima donna a compiere il giro del mondo pilotando un aereo, si fa immortalare mentre cammina sull'ala del suo Electra L-10E e cammina sulla pista. Tre minuti e mezzo di video, mai visti prima, e diffusi in occasione della presentazione del nuovo libro sulla storia dell'eroina dei cieli americana