Per questo
esperimento di rientro non ci servirà nessun MFD in particolare. Possiamo spegnerli tutti, tranne Orbit MFD, che useremo per le basilari operazioni orbitali.
Non ci servirà nemmeno lo HUD: possiamo addirittura spegnerlo premendo CTRL-H, e neanche la direzione in cui partiremo è così importante.
Dopo il decollo, non dovremo modificare il piano della nostra orbita perchè già stiamo orbitando intorno alla Terra (d'altronde siamo sulla Luna, no?).
Faremo un rientro per così dire "a occhi chiusi".
Scopo di questo tutorial è semplicemente
rientrare sulla Terra dalla Luna, senza nessuna sincronizzazione e/o allineamento con una base terrestre.
Potrebbe essere una procedura d'emergenza per tornare rapidamente a casa.
Immaginiamo per un attimo che la Luna sia come
un ENORME satellite artificiale. In effetti orbita intorno alla Terra, ad una certa altezza da essa...proprio come la ISS.
Esattamente come già facciamo quando rentriamo a Terra da un satellite artificiale, per tornare dalla Luna alla Terra è come se dovessimo eseguire un immaginario "
undocking", quindi allontanarci da essa e poi abbassare la quota della nostra orbita modificando Apoasse e Periasse.
Osserviamo il disegno seguente: al centro c'è la Terra. Il grande cerchio colorato è la SOI terrestre, cioè la
sfera entro cui siamo soggetti all'attrazione gravitazionale della Terra (SOI = Sphere Of Influence).
Vediamo sulla destra la Luna che orbita intorno alla Terra, ed anche lei, come ogni pianeta che si rispetti, ha la sua piccola SOI (in bianco).
ABC: dalla Luna alla Terra - metodo ROZZO! Non appena saremo fuori dalla piccola SOI lunare, entreremo in quella terrestre, quindi non dovremo far altro che aggiustare il nostro Periasse ed il nostro Apoasse, perchè la SOI terrestre, per così dire, ci "circonda" ed è molto più grande ed influente.
Per quanto
assurdo ci possa sembrare, non importa neanche in quale direzione partiamo, come vediamo dalle frecce.
Certamente così facendo ci verremo a trovare su orbite
insolite e...
stravaganti, ma non importa, purchè la nostra nave sia uscita dalla SOI lunare.
Lanciamo quindi lo scenario "Delta-glider\Brighton Beach", che vede il Deltaglider di default allunato sul pad a Brighton Beach (l'importante è lanciare un qualsiasi scenario che parta da una base lunare. Se non ne avete installate altre, Brighton Beach è l'unica base lunare di default).
Quindi, senza
nessuna pianificazione e senza usare
nessuno strumento (tranne Orbit MFD), decolliamo dalla base lunare: accendiamo i motori Hover, chiudiamo i carrelli, prendiamo un minimo di quota, orientiamo la prua della nave su una qualsiasi rotta
casuale, fermiamo la rotazione (killrot), attiviamo l'autopilota "Level Horizon" (tasto L) e accendiamo i motori principali.
Dobbiamo raggiungere la velocità orbitale, che sulla Luna è poco più di 1.600 m/s, quindi incrementare questa velocità fino a poco più di 2 km/s (intorno ai 2.340 m/s) per raggiungere la velocità di fuga ed uscire dalla SOI lunare.
Non abbiamo bisogno di raggiungere chissà quale quota: arrivati alla velocità di circa 600 m/s, chiudiamo i motori Hover per non salire troppo, disattiviamo l'autopilota "Level Horizon" (di nuovo, tasto L), e manteniamo al massimo i motori pincipali per incrementare la velocità mentre la nostra orbita si espande.
Se vogliamo, acceleriamo la velocità di simulazione di Orbiter (T, R) fino a che non vedremo l'eccentricità (Ecc) arrivare almeno ad 1 e il parametro "T" = N/A (questo parametro rappresenta il
periodo orbitale, cioè la durata di un'orbita completa).
Avremo così raggiunto la velocità di fuga e potremo spegnere i motori.
Acceleriamo ancora la velocità di simulazione di Orbiter fino ad uscire dalla SOI lunare, o quanto meno fino a che la sua attrazione gravitazionale sia molto bassa.
Osserviamo in basso al centro su Orbit MFD l'attrazione gravitazionale lunare "G" in diminuzione. Un valore di 1.00 rappresenta il 100% dell'attazione gravitazionale (quando siamo sul pad a Brighton Beach), un valore di 0.50 rappresenta il 50%, e così via.
Quando saremo arrivati a 0.10 o meno andrà bene e potremo riportare a 1x la velocità di simulazione.
Ora impostiamo la Reference (pulsante "REF") di Orbit MFD su Earth.
Osserviamo la nostra orbita sul MFD: l'immagine è familiare, e sebbene sarà un'orbita alquanto ellittica e con un Apoasse di quota esagerata (in pratica, la distanza tra Terra e Luna!), sarà pur sempre una semplice orbita terrestre!
A questo punto, dal momento che già conosciamo l'
ABC della meccanica orbitale, è chiaro cosa dobbiamo fare per tornare sulla Terra: dovremo prima orientarci in Retrograde ed abbassare la quota del Periasse, e quando saremo nei suoi pressi, dovremo abbassare quella dell'Apoasse.
Riattiviamo lo HUD (CTRL-H) e premiamo il pulsante "HUD" su Orbit MFD. Lo HUD in alto deve dire "ORBIT EARTH".
Acceleriamo la velocità di simulazione fino ad arrivare nei pressi dell'Apoasse.
A questa grande distanza dalla Terra i piloti automatici Prograde e Retrograde, per la bassissima influenza gravitazionale terrestre, hanno come riferimento il Sole, quindi attiviamo gli RCS ROT ed orientiamoci
manualmente in Retrograde.
Portiamo prima il
pitch a zero gradi, quindi, ruotando orizzontalmente, cerchiamo l'indicatore Retrograde (il cerchio col pallino al centro).
Quando mancherà qualche decina di secondi (60-80) all'Apoasse, accendiamo i motori principli, tenendo d'occhio la quota del Periasse.
Vorremo prudenzialmente spegnere i motori quando il Periasse (PeA) avrà un valore intorno a 1.200M - 1.100M. Da questa grande distanza, non sappiamo ancora bene cosa succederà avvicinandoci alla Terra.
Acceleriamo la velocità di simulazione per avvicinarci un po' di più a casa. Occhio al valore di "G", in basso al centro di Orbit MFD, e fermiamoci quando sarà intorno a 0.80.
Ora, con l'80% di attrazione gravitazionale terrestre, potremo orientarci in Prograde usando senza problemi il pulsante dell'autopilota, e a fine manovra il nostro pianeta Terra dovrebbe essere entrato nel campo visivo.
Aspettiamo che l'autopilota finisca la manovra, poi con gli RCS ROT ruotiamo manualmente di 90° a destra o a sinistra, in ogni caso
verso dove si trova la Terra, rispetto all'indicatore Prograde per fare una accensione verso l'interno della nostra orbita (
inward burn).
In quest'immagine per esempio ruoteremmo la prua verso sinistra, fino a che la direzione indicata in prua non sia 270°:
ABC: dalla Luna alla Terra - metodo ROZZO! Con caute accensioni di RCS LIN abbassiamo il Periasse a circa 200 km. Se volete restare su valori più alti, di sicurezza, fatelo pure.
Acceleriamo il tempo fino ad arrivare al Periasse (occhio al valore PeT di Orbit MFD), attiviamo l'autopilota Retrograde e procediamo ad una normale accensione per abbassare l'Apoasse.
Bentornati a casa!
NOTA: | Il metodo qui illustrato NON è assolutamente un buon metodo per tornare dalla Luna alla Terra. Il suo autore lo definisce esplicitamente "orrendo ", "tremendo" e via di questo passo... Come enunciato nel titolo, la tecnica è alquanto rozza e assolutamente inefficiente nella gestione dei consumi, ma serve solamente ad illustrare la meccanica del ritorno dalla Luna alla Terra. |
Liberamente tradotto e adattato da questo video di David Courtney (blixel su OF)