Causa?
Al sec 26 del video dalla base di lancio si vede uno strano sbuffo scuro verso l'alto, forse un motore si è rotto?
Un razzo Proton russo si disintegra pochi secondi dopo il lancio
2 luglio 2013
AGGIORNAMENTO
Si sono vissuti momenti tremendi al cosmodromo di Baikonur martedì, quando un razzo Proton-M con a bordo tre satelliti di navigazione Glonass ha fallito subito dopo il decollo e si è schiantato vicino alla rampa di lancio.
Il veicolo di lancio, pesante 712.000 chilogrammi, è decollato alle 02:38:22 UTC di martedì mattina, dopo un conto alla rovescia apparentemente tranquillo che non ha segnalato problemi prima del lancio. Subito dopo l'avvio dei motori e del decollo, il veicolo di 53 metri di altezza ha iniziato a virare fuori rotta.
Lancio Proton-M/Block-DM-03 - fallitoGli ultimi secondi prima del decollo del Proton erano iniziati con un ultimo controllo sullo stato di salute del veicolo che viene eseguito dal computer di bordo a T-3,1 secondi. Solo quando il computer determina che il veicolo e i suoi sistemi sono pronti, viene attivata la sequenza di accensione del motore. A T-2,5 secondi, inizia la sequenza di accensione dei sei motori RD-276 del primo stadio. I motori sono motori RD-253 leggermente modificati. Utilizzando processi di produzione moderni, l'RD-276 funziona a una pressione della camera superiore rispetto all'RD-253, cosa che permette al Proton di trasportare carichi più pesanti.
I motori RD-276 consumano dimetilidrazina asimmetrica come combustibile e tetrossido di azoto come ossidante. Le due sostanze sono ipergoliche - cioè si infiammano spontaneamente entrando in contatto tra di loro. Entrambe le sostanze sono altamente tossiche e cancerogene. Tutti e tre gli stadi del Proton utilizzano questa combinazione di propellenti - i serbatoi del Proton contengono un totale di circa 622.000 chilogrammi di propellenti al momento del lancio. Inoltre, anche i satelliti Glonass sono alimentati con propellenti tossici.
I sei motori del primo stadio sviluppano al decollo una spinta di 10,5 meganewton (o 1.070.000 Chilogrammi) creando così un rapporto spinta-peso iniziale di 1.5. I motori raggiungono il 40% di spinta a T-1,7 secondi, e potenza di decollo a T-0,9 secondi.
Lancio Proton-M/Block-DM-03 - fallitoCome il Proton è decollato, è apparso subito chiaro che il veicolo era in difficoltà. Circa 1,5 secondi dopo il decollo, si può vedere un leggero movimento, ed il veicolo inizia a deviare dal normale percorso di ascesa verticale. È visibile anche una decolorazione nello scarico di uno, forse due motori, appena dopo il decollo (i tempi indicati di seguito si basano su riprese video dell'incidente e sono approssimativi).
Alla deviazione laterale iniziale che si è verificata a T+2 secondi, si è contrapposta a T+6 secondi una prima correzione, non appena il sistema di guida del veicolo ha comandato il primo controllo vettoriale di spinta per correggere l'assetto del lanciatore, ma il veicolo non ha riacquistato una posizione di volo stabile, e da T+8 secondi il veicolo ha iniziato a oscillare avanti e indietro. Secondo quanto riferito, le oscillazioni sono iniziate a T+4 secondi. Dopo un paio di questi movimenti oscillatori il razzo ha raggiunto un assetto di volo quasi orizzontale.
A T+9 secondi, la valvola di sfogo del tetrossido di azoto si è aperta e il veicolo ha iniziato a ruotare. L'ossidante rosso scuro può essere chiaramente visto mentre viene immesso nello scarico del motore.
Nello stesso momento in un volo nominale, il Proton inizierebbe l'esecuzione della sua manovra di
roll & pitch per portarsi sulla rotta corretta in base all'inclinazione dell'orbita iniziale. In questo caso, il Proton andato distrutto avrebbe dovuto volare verso Est, diretto verso un'inclinazione di 64,8 gradi.
Lancio Proton-M/Block-DM-03 - fallitoA T+18 secondi si vede un rapido movimento dei singoli scarichi dei motori, che imprimono una veloce rotazione al veicolo, che nel frattempo ha iniziato a cadere verso terra.
A T+24 secondi le forze agenti sul veicolo causano la separazione traumatica della sezione superiore del lanciatore (insieme del
payload, stadio superiore Block DM-03).
A T+25 secondi si vedono i resti del veicolo volare a testa in giù, verso il suolo. In questo momento tutti e i sei motori del primo stadio sono ancora accesi. Un secondo più tardi, il primo stadio subisce un cedimento strutturale, il carburante entra in contatto con l'ossidante e il veicolo viene inghiottito in una palla di fuoco arancione. 30 secondi dopo il decollo, il veicolo si schianta al suolo ed esplode.
Lancio Proton-M/Block-DM-03 - fallitoI lanciatori russi non prevedono un
Flight Termination System che potrebbe essere utilizzato per attivare a distanza la distruzione del razzo in uno scenario come questo. Il sistema di sicurezza integrato per i veicoli russi prevede, in una situazione di emergenza, il semplice arresto del motore. In uno scenario di emergenza, il sistema di controllo del volo è programmato per attendere almeno 42 secondi dopo il lancio prima di spegnere i motori, per assicurarsi che il veicolo non ricada nei pressi del pad di lancio. Quindi i motori del Proton non sono mai stati spenti perché a T+42 secondi il lanciatore si era già schiantato a terra.
Agenzie di stampa russe hanno già fornito diverse storie riguardanti la causa del guasto. È abbastanza sicuro supporre che molte di queste storie sono basate su speculazioni, dal momento che la causa di questo problema potrebbe risiedere in una varietà di sistemi.
Fonti russe affermano che il Proton si è schiantato a circa un chilometro dal pad, altre fonti stimano questa distanza in cinque chilometri. Roscosmos ha confermato che il veicolo è esploso sulla proprietà del cosmodromo di Baikonur.
L'operatore commerciale del Proton, International Launch Services (ILS), ha dichiarato in un comunicato stampa: "L'impatto si è verificato in una zona di sicurezza che era stata evacuata prima del lancio, e non si segnalano incidenti al personale. Dai primi rapporti non risultano danni alle vicine rampe di lancio 39 o 24. In prossimità della zona d'impatto ci sono solo lievi danni agli edifici vicini".
Come è esploso il veicolo, si sono visti detriti volare in diverse direzioni a velocità elevate. L'entità del rilascio del propellente tossico e della contaminazione associata sarà determinato nel quadro delle valutazioni iniziali. Circa un'ora dopo l'incidente, il canale russo di notizie "Vesti 24" ha riferito che le autorità stavano considerando di evacuare la popolazione residente nei pressi del luogo dell'incidente e quella residente sottovento rispetto al sito 81/24. Ai cittadini è stato detto di disattivare i condizionatori d'aria e di tenere porte e finestre chiuse.
Nella valutazione dei danni immediatamente successiva all'incidente, è stato riferito che non ci sono state vittime. Interfax ha riferito che i lavoratori in altre aree del cosmodromo stati evacuati quando la nube tossica di propellente incombusto si avvicinava.
In una breve dichiarazione, Roscosmos ha annunciato la formazione di una commissione d'inchiesta, che sarà guidata dal vice capo dell'Agenzia Spaziale Russa A. P. Lopatin. International Launch Services sta formando un proprio organismo di indagine su questo disatro.
Le missioni dei razzi Proton saranno sospese fino a quando l'indagine non sarà completa.
Traduzione da: spaceflight101.com
Altre fonti: Launch Vehicle Information (spaceflight101.com)