[BBC tag] Estate, tempo di gettare l'ancora!Il tag
ANCHOR (spesso raffigurato proprio con un'àncora) è quel tag che ci permette di saltare a diversi punti di una stessa pagina web, o anche di una pagina con un altro indirizzo.
Per far funzionare questa sorta di "link interni" (sono
link a tutti gli effetti), si devono solo definire i diversi "punti di ancoraggio" nel testo, unendoli ad un'etichetta (
label).
Possiamo vedere se un link è un
anchor portandoci sopra il mouse: vedremo un indirizzo con un segno di "#". Il testo che segue il "#" è l'
anchor.
Per esempio, può tornare utile nel caso di pagine molto lunghe (e a me piace scrivere

), nel caso si volesse inserire per esempio un indice.
Un sito su tutti? Basti pensare a Wikipedia: quasi ogni sua pagina ha il suo indice interno, fatto proprio con questa tecnica.
Per dimostrare l'utilizzo di questo tag, scriverò adesso una procedura tecnica lunghissima, articolata su diversi Mb di testo, per cui sarà indispensabile creare un utilissimo indice.
Per non annoiarvi, non vi parlerò ancora una volta di Spazio e sistemi solari, ma di una cosa terra-terra...Oh no!!
...Sto di nuovo parlando di pianeti!!
;-)
Scherzi a parte, per fare prima vi riproporrò la ricetta del "pane nero di Ripley" (
qui la versione originale del thread, nel frattempo aggiornata anch'essa con le
anchor).
La sintassi BBC (Bulletin Board Code) per inserire correttamente gli
anchor è riportata in fondo al post...anzi,
clicca qua! (usiamole queste
anchor, no?)
[BBC tag] Estate, tempo di gettare l'ancora!Sono anni che faccio questo pane e ogni volta ci si lecca i baffi...è giunta l'ora di svelare il segreto ai miei amici.
INDICE-
Ingredienti-
Preparazione-
Osservazioni tecnico-organolettiche-
Variazioni sul tema-
Lievitazione a caldo o a freddo?Ingredienti- 1 Kg. Di farina Spadoni "pane nero" ai 7 cereali (o anche bianca)
- 2 bustine di lievito di birra secco attivo (si trovano nel pacco di farina)
- 1 bel pizzico di sale
- 1 bel pizzico di zucchero o 1 cucchiaino di miele (se vi chiedete perché, gli zuccheri aiutano e accelerano la lievitazione)
- 500 cc. di acqua tiepida
- Una bella versata dalla tanica (a piacere) di olio extra-vergine
- Semola di grano duro
Torna all'IndicePreparazioneAccendete il forno per scaldare la cucina.
Mischiate bene tutto (a secco) per distribuire gli ingredienti, e soprattutto il lievito.
Se preferite il miele allo zucchero, scioglietelo a parte nell'acqua tiepida.
Lavatevi le mani. Fatto?
Aggiungete acqua e olio e infilate le vostre manine in questo pappone tiepiduccio, e amalgamate il tutto. La consistenza sarà un po' laboriosa da impastare per bene, e richiederà una decina di minuti di lavorìo manuale.
[BBC tag] Estate, tempo di gettare l'ancora!Alla fine ripulitevi le manine, spegnete la luce, chiudete la porta, fate silenzio e lasciate lievitare al caldo il pappone per una mezz’ora abbondante, anche un'ora.
Passato questo tempo, reimpastate il pappone lievitato e distribuitelo in 2 stampi rettangolari antiaderenti ben oliati (1 kg di farina=2 stampi). Per intendersi, la capacità di uno di questi stampi è di 1 litro e mezzo d'acqua (per la forma e la dimensione degli stampi ci si può comunque sbizzarrire).
Spolverare leggermente gli stampi con della semola di grano duro che avrete messo in un passino. Farà un bell'effetto in seguito, a lievitazione terminata.
Fare lievitare il tutto una seconda volta per un'ora e mezzo, ma anche due.
Fare arrivare il forno alla temperatura di cottura (180°-200°).
Infornare velocemente e attendere dai 30 ai 40 minuti.
Il pane deve essere messo velocemente nel forno, che quindi deve essere già a temperatura, perché i batteri che lo stanno facendo lievitare devono avere la “botta di caldo” e morire lì sul posto, tipo eruzione di Pompei, altrimenti il meraviglioso pappone rischia di ammosciarsi sul più bello.
Io ho un forno elettrico ventilato, e inforno a 200°, aspetto 5 minuti e poi abbasso a 180°.
Mentre in casa si diffonde la paradisiaca fragranza, tirate fuori nutella, marmellate, burro e formaggi pensando che state facendo la cosa giusta...per la palestra o la dieta c'è sempre tempo.
A cottura ultimata
tirate fuori il pane dagli stampi rovesciatelo e mettetelo su una griglia in un luogo caldo e asciutto perchè perda l'umidità residua (anche sulla stessa griglia del forno - aperto - mentre quest'ultimo si raffredda).
Appena la temperatura non è più al punto di fusione, scatenate l'inferno.
Torna all'IndiceOsservazioni tecnico-organoletticheAggiungo che il pane in questione esce parecchio umido e non è assolutamente "affettabile" finchè non si sia raffreddato, in quanto tende altrimenti a sbriciolarsi.
Inoltre, anche se si forma una sorta di "crosta" esterna più dura, viene parecchio soffice all'interno, e poco si presta allo spalmamento di sostanze più o meno salutari (Nutella, etc...). Ok ci si riesce, ma non è
compatto come certi pani bianchi nostrani.
Torna all'IndiceVariazioni sul temaA proposito della consistenza interna, si potrebbe sostituire parte della farina nera originale con della normale farina bianca Manitoba, in modo che faccia un po' da "collante"...
Per cambiare forma, invece di usare i soliti stampi, si può stendere a mano l'impasto a "serpentello" e farci dei nodi, o delle trecce...
...Tutte variazioni che ho sempre pensato ma che non ho mai fatto, perchè è già molto buono così.
Torna all'IndiceLievitazione a caldo o a freddo?Io ho sempre fatto lievitare il pane "a caldo" cioè o a temperatura ambiente o spesso anche in cucina col forno già acceso e porta chiusa. Il tutto per poco tempo, 2/3 ore in tutto.
Mentre io, avendo vissuto in Danimarca mi sono innamorato del pane nero, un mio amico danese che aveva vissuto a Roma si era innamorato

del pane bianco italiano.
Molti anni fa, a Copenhagen, ho assaggiato il suo pane che veniva molto simile al nostro pane "casareccio", cioè crostone fuori e mollicone arioso dentro.
Mi disse che lo faceva lievitare "a freddo", cioè per 12/24 ore dentro al frigorifero.
Non so se è solo una questione di lievitazione più prolungata, o magari lo "shock" termico di quando entra in forno, ma il risultato era davvero fantastico. Da provare.
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SINTASSI BBCIl "blocco" dell'indice è scritto così (per maggiore leggibilità, ho rimosso i TAG di semplice formattazione, come dimensione del testo, grassetto, ecc.):
[anchor=Z]INDICE[/anchor]
- [iurl=#A]Ingredienti[/iurl]
- [iurl=#B]Preparazione[/iurl]
- [iurl=#C]Osservazioni tecnico-organolettiche[/iurl]
- [iurl=#D]Variazioni sul tema[/iurl]
- [iurl=#E]Lievitazione a caldo o a freddo?[/iurl]Nel dettaglio, la prima riga dell'indice
[anchor=Z]INDICE[/anchor]definisce che il testo "INDICE" è associato all'
anchor "Z"
Mentre la seconda (e le seguenti righe di indice)
- [iurl=#A]Ingredienti[/iurl]creano l'associazione tra
anchor e voce ipertestuale di indice
Più giù, nel corpo del testo, la prima voce
Ingredienti è scritta con la stessa sintassi usata per "INDICE":
[anchor=A]Ingredienti[/anchor]Per le voci seguenti della ricetta cambia solo il carattere usato come
anchor: B, C, D, ecc...
Alla fine di ogni voce c'è questa linea (che punta sempre all'
anchor "Z") per tornare su:
[iurl=#Z]Torna all'Indice[/iurl]Ma si potrebbe anche
tornare su in punti diversi, semplicemente definendo altre àncore.
...Facile, no?
Per concludere, è da notare che non si deve
necessariamente definire
una parola come
anchor.
Nell'esempio seguente la parola "Ingredienti" è
fuori dai TAG anchor, ma la cosa funziona lo stesso.
Una
anchor è un
punto arbitrario all'interno di un testo, non una parola o una frase (come per esempio i link url).
[anchor=A][/anchor]IngredientiTorna all'Indice