Ultima versione pubblicata:
v. 3.3 for Orbiter 2010
v. 3.3 for Orbiter 2016
BaseSync MFD venne originariamente sviluppato da Jarmo "
Jarmonik" Nikkanen.
Ad agosto 2015, Jarmonik ha deciso di donare il codice sorgente di questo MFD alla comunità di OF rendendolo
open source, e da subito Enjo si era mostrato interessato, dichiarando che ci avrebbe messo mano e promettendo sviluppi, poi la sua manutenzione è stata presa "in carico" da Andrew "ADSWNJ" Stokes, autore di
molti altri interessanti MFD (lavora comunque a
stretto contatto con Enjo).
Questo è l'annuncio su OF:
BaseSyncMFD going Open Sourced.
Alcune caratteristiche:- Interfaccia con Glideslope 2.x MFD e BurnTimeCalc MFD, grazie a Module Messaging EXT
- Aggiunto un file di configurazione generale (\Config\MFD\BaseSyncMFD.cfg) per impostare lo stato di default preferito (vedi sotto)
- Possibilità di configurare i colori del MFD dal file di configurazione
- Fino a 99 soluzioni di deorbita visualizzate - prima il limite massimo era 8
- Pulsanti "LON" e LAT" unificati in un pulsante unico "LL"
- Il vecchio pulsante "LAT" ha lasciato il suo posto al nuovo pulsante "CYC", utile per scorrere le varie pagine di soluzioni
- Un più accurato controllo degli errori in input
- Nuovo parametro sul display di deorbita per il countdown all'accensione (TBn = Time to Burn)
- Aggiustamenti cosmetici minori sul display
Parametri configurabili da file:PARAMETRO | | | POSSIBILI VALORI | | | AZIONE | | | PULSANTE EQUIVALENTE |
EQU_DIR_MODE DISPLAY_MODE ENC_MODE NUM_SOLUTIONS RE_ANGLE RE_ANTICIPATION RE_ALTITUDE COL_01 / _12 | | | | | | | | | | EQU / DIR TXT / GRA / BOTH CLOSEST/APOAPSIS/PERIAPSIS/LATITUDE da 1 a 32 valore in gradi valore in gradi valore in km valore RGB | | | | | | | | | | modalità Equator/Direct mostra testo, grafica, entrambi modalità di passaggio numero di soluzioni valore di rientro valore di anticipo valore di altitudine cambia colori del MFD | | | | | | | | | | "E/D" "MOD" "ENC" "NUM" "ANG" "ANT" "ALT" -- |
NOTA: grazie al nuovo sistema di interfaccia tra MFD (garantito da
Module Messaging EXT) la base target si può anche inserire "leggendola" da
Glideslope MFD digitando "GS" (o "GS2") come target.
Se usate Glideslope MFD la procedura con BaseSync MFD cambia leggermente (dettagli nel
thread dedicato a Glideslope MFD).
Segue la spiegazione
generica di questo MFD.
BaseSync MFD permette di allineare e
sincronizzare la nostra orbita con una
base target posta sulla superficie di un pianeta, in modo che, dopo aver effettuato l'accensione di deorbita
in un momento ben preciso, il punto di impatto della nostra orbita vada a "cadere"
esattamente sopra di essa.
Questo MFD infatti, oltre a mostrarci l'allineamento del nostro piano orbitale rispetto alla verticale della base target e a fornirci gli strumenti per
minimizzare lo scostamento laterale della nostra traiettoria rispetto ad essa, ci indica anche
quando fare l'accensione di deorbita, e
quanto a lungo mantenere i motori accesi.
A proposito dello scostamento laterale, si dovrà anche tenere conto della rotazione terrestre che, mentre noi orbitiamo, farà muovere leggermente "verso ovest" la base selezionata rispetto alla nostra "groundtrack" (mostrata dal MAP MFD).
Ecco come si presenta la pagina principale dell'MFD dopo aver impostato Cape Canaveral come target, dopo aver cliccato sul pulsante
ENC (encounter) fino a selezionare la modalità "Closest passage", e dopo aver cliccato sul pulsante
E/D per selezionare la modalità "Direct".
BaseSync MFD La linea evidenziata in bianco indica il "closest passage".
Fra 3 orbite passeremo a 37,105 km dalla base, ma se accendiamo i motori su un Nodo
potremo minimizzare questa distanza, fino quasi a zero.
La parte testuale della pagina principale dell'MFD si può suddividere in 3 aree distinte:
- 2 righe di "intestazione" in alto (modalità MFD, target selezionato, ecc);
- 2 colonne di dati nella metà superiore;
- 3 colonne di dati nella metà inferiore.
La parte grafica dell'MFD invece è formata da:
- un cerchio grigio che rappresenta la superficie terrestre;
- un cerchio verde che è la nostra orbita;
- un diametro tratteggiato che indica la linea dei Nodi;
- una retta verde che indica la nostra posizione;
- una retta gialla (statica) che indica la base selezionata.
Tra le 8 righe di dati presenti sulla metà inferiore dell'MFD
ce n'è una evidenziata in bianco (vedi
nota) che rappresenta
tra quante orbite (ogni riga è un'orbita) passeremo alla minima distanza (
closest passage, appunto) dalla base selezionata; la distanza è indicata nella colonna centrale (Dist - 37.105k).
Nota: | come dice il manuale, "se nessuna linea è evidenziata in bianco, significa che questa non è tra le prime 8. Premi il pulsante CYC per sfogliare la lista e trovare la migliore soluzione di deorbita." |
Le similitudini tra questo MFD e
Align Planes MFD sono notevoli: infatti modificando il nostro piano orbitale modificheremo questa distanza.
Nella colonna di dati in alto sulla destra possiamo leggere 3 interessanti parametri:
- "
RIn", (
Relative
Inclination) che indica il disallineamento del nostro piano orbitale rispetto alla base a terra;
- "
Tn", (
Time to
node) che ci dice tra quanti secondi passeremo sul nodo;
- "
PlC" (
Plane
Change), che ci dice due cose: la
durata (in secondi) dell'accensione di allneamento, e l'
orientamento da assumere. Se la riga termina con un "(+)" ci orienteremo Normal+, se termina con un "(-)" ci orienteremo Normal-.
BaseSync MFD | BaseSync MFD |
BaseSync MFD | BaseSync MFD |
BaseSync MFD | BaseSync MFD |
Sopra: pannello comandi del DGIV
Centro: pannello comandi Shuttle-A di defaut
Sotto: pannello comandi Deltaglider di default
Quindi, proprio come facciamo quando dobbiamo allineare il nostro piano orbitale a quello del target durante l'ascesa, ci orienteremo in base alle indicazioni dell'MFD e quando saremo sul nodo daremo motore avanti (motori principali se la distanza è grande, sennò RCS TRANSLATE con o senza CTRL) per
portare RIn a zero, e di conseguenza minimizzare il valore di distanza indicata.
Per sapere quando accendere i motori, basta attendere che il valore Tn (Time to Node, secondi mancanti al nodo) sia uguale a
metà del valore PlC (Plane Change, durata in secondi dell'accensione), in modo che l'accensione sia fatta "a cavallo" del Nodo, metà prima e metà dopo.
Atterrare con la luce del giorno | BaseSync MFD visualizza le tue n orbite future (fino a 99!), ma per ora impostiamole ad un massimo di 8 cliccando sul pulsante "NUM". Tra queste 8 orbite, solo una (quella evidenziata) sarà quella che avrà meno scostamento laterale rispetto alla verticale della tua base target. Se vuoi arrivare sulla base con la luce del giorno, dovrai ragionare un attimo e fare due calcoli. Un algoritmo di massima potrebbe essere il seguente: il nostro periodo orbitale alla quota della ISS (indicato in secondi dal parametro "T" su Orbit MFD) è poco più di 90 minuti, cioè un'ora e mezzo. Questo significa che percorriamo 8 orbite in circa 12 ore. Ora apriamo MAP MFD e selezioniamo la base target per vedere dove si trova, rispetto alla linea del Terminatore: se orbitiamo in attesa fino a quando la base target è al centro della "fascia notturna" (cioè, per la base restano ancora 6 ore di buio, equivalenti a 4 nostre orbite), e BaseSync ci evidenzia un'orbita dalla 5a alla 8a, possiamo deorbitare e arriveremo sicuramente di giorno.
|
...Quindi, come visto sopra, portiamo il parametro RIn a zero; successivamente, concentriamoci sul parametro Dist (sulla riga evidenziata in bianco) per portarlo quanto più possibile al minimo, anche se non riusciremo a portarlo perfettamente a zero, ed il valore non resterà fermo.
Ora, prima di passare alla fase successiva, assicuriamoci di avere la più bassa eccentricità orbitale possibile (Ecc=0).
Fatto questo, dobbiamo impostare altri 3 parametri, fondamentali per il rientro.
Attiviamo il
display di DeOrbita, cliccando sul pulsante
DEO.
BaseSync MFD Il display di deorbita mostra una nuova retta, stavolta bianca,
che indica il punto in cui dovremo accendere i motori (in Retrograde!).
Imposta quindi i seguenti valori:
- clicca sul pulsante
ANG ed inserisci il valore 0.7 (col punto).
- clicca sul pulsante
ANT ed inserisci un valore da 38 a 40 (devi trovare quello giusto: se "arrivi lungo" usa un valore minore, e viceversa).
- clicca sul pulsante
ALT ed inserisci il valore 80 (come suggerito per la Terra).
La retta bianca si sposta ogni volta che confermiamo un nuovo valore.
NOTA: | questi valori vanno bene per un rientro con il DGIV da una quota "bassa", come può essere quella in cui ci si trova dopo aver lasciato la ISS (LEO). Per navi diverse che rientrano da altre traiettorie (tenendo anche conto del loro carico/massa), si applicano valori diversi, da trovare per tentativi successivi (vedi più avanti). |
Vediamo cosa rappresentano questi valori.
- Il primo (ANG), è l'angolo col quale la nostra traiettoria attraversa quella zona detta "interfaccia di rientro". Il corrispettivo parametro sul display si chiama ReA, cioè "Reentry Angle".
- Il secondo (ANT) è l'anticipo, cioè la distanza angolare che ci aspettiamo di coprire DOPO essere entrati nell'atmosfera; più semplicemente, la distanza che percorreremo intorno alla Terra dal momento in cui passeremo alla quota definita da ALT, fino a toccare terra.
- Il terzo (ALT) è la quota in cui si colloca la cosiddetta "interfaccia di rientro", cioè il momento in cui l'atmosfera inizia a farsi sufficientemente densa da avere un effetto significativo sulla nostra traiettoria. Un valore tra 80 e 120 dovrebbe andar bene, ma usa sempre lo stesso valore ogni volta. Il valore suggerito per la Terra è 80. Il parametro sul display è RAl, "Reentry Altitude".
BaseSync MFD Ora torniamo al display principale cliccando di nuovo sul pulsante
DEO ed acceleriamo il tempo se manca ancora qualche orbita.
Sempre sul MAP MFD vediamo le nostre orbite, proiettate sulla superficie terrestre.
A questo punto ce ne sarà sicuramente una che passa perfettamente sulla nostra base. Il momento in cui "entriamo" nell'ultima orbita è quando saremo alla stessa latitudine della nostra base.
Clicchiamo sul pulsante
DEO per tornare al display di deorbita, orientiamoci in Retrograde, attendiamo che la linea verde che indica la nostra posizione si sovrapponga esattamente alla linea bianca, ed accendiamo i motori principali per rallentare.
I parametri da tenere d'occhio per capire quando spegnere i motori sono
BT (Burn Time) e
dV (delta Velocity).
Portiamoli a zero (circa) ed avremo concluso la nostra accensione di Deorbita!
Ora possiamo passare alle fasi successive del vero e proprio rientro,
come dettagliato in questo post.
Ritroverete queste stesse informazioni, riportate in modo molto più schematico.
Valori di deorbita per altri tipi di navi======================================
Altri valori utili per altre navi possono indicativamente essere:
XR2: ReA=0.7 ANT=40
XR5: ReA=1 Ant=30
ALT sempre = 80 (per la Terra)
Per le capsule, ReA è in genere impostato tra 6 e 12.
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DOWNLOAD e prerequisitiOltre all'MFD si deve scaricare anche
ModuleMessagingExt, per l'interfaccia tra questo e altri MFD.
Scarica BaseSync MFD per Orbiter2010
Questo download richiede l'installazione di ModuleMessagingExt for Orbiter 2010
Scarica BaseSync MFD per Orbiter2016
Questo download richiede l'installazione di ModuleMessagingExt for Orbiter 2016
Scarica manuale BaseSync MFD 3.0 >ITA<